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Benedetto Pistrucci

Benedetto Pistrucci l'incisore del San Giorgo e il drago

Benedetto Pistrucci è stato un medaglista italiano, incisore di gemme, cammei, monete e medaglie. Nato in Italia, si recò a Londra nel 1815 ed incominciò a lavorare alla Royal Mint, la zecca britannica, come incisore. Qui il suo lavoro più famoso fu la rappresentazione di San Giorgio ed il drago che è usata nel rovescio della Sovrana d’Oro e della Corona dal 1817 fino ad ora.

Benedetto Pistrucci l’artista

Nasce a Roma nel 1783. Nel 1798 lavora come apprendista dall’incisore di pietre dure Giuseppe Mango e studia pittura con Stefano Tofanelli. Dopo pochi mesi lascia la bottega del Mango e comincia a modellare da autodidatta la cera in basso rilievo. 

Il mercante di cammei Domenico Desalief, visti i suoi lavori, gli affida i primi lavori d’incisione su pietra. Nel 1799 esegue alcuni lavori per l’incisore di cammei Nicola Morelli. Frequenta l’Accademia del Disegno in Campidoglio dove segue corsi di modellazione in creta. Nel 1800 ottiene il primo premio per la scultura al concorso dell’Accademia del Nudo.

Nel 1802 esegue già da tempo lavori a commissione diretta e, a soli diciannove anni, sposa Barbara Folchi da cui avrà molti figli.

L’attività del primo periodo, la riproduzione di cammei antichi

Dal 1800 al 1812 circa esegue numerosi cammei per diversi mercanti che rivendono le opere del Pistrucci come oggetti dell’antichità. Pistrucci incide una sigla personale sui suoi lavori, la lettera greca A, nascosta nella modellazione come marchio personale.

Pistrucci entra in contatto a Roma con Angelo Bonelli, mercante particolarmente attivo in Inghilterra e si inserisce nel mercato internazionale, specialmente anglosassone. Esegue il ritratto in cera per la granduchessa Anna Fedorovna, moglie del granduca Costantino, fratello dello zar Alessandro I di Russia da cui poi ricava un cammeo.

Nel 1812 gli viene commissionato, insieme a Nicola Morelli e Giuseppe Girometti, un cammeo con il ritratto della granduchessa Elisa Baiocchi. Ritratto tratto da un modello in cera di Giovanni Antonio Santarelli. Il suo lavoro viene molto apprezzato e così ottiene diversi incarichi per cammei e ritratti in cera dalla granduchessa, dalla principessa Paolina Borghese e da Carolina Murat.

I primi contatti con il mercato anglosassone

Nel 1814 parte per Londra con Angelo Bonelli e suo fratello Filippo ma si ferma a Parigi. Nel 1815 nella capitale francese, incontra diversi amatori di cammei e commercianti. il barone Roger, il marchese Dendre ed altri. Esegue dal vero il ritratto di Napoleone. 

Alla fine dell’anno giunge a Londra e conosce Chermes Dietrith König, il numismatico James Millinger e lord Fife. Esegue il ritratto in cera di sir Joseph Banks e durante le sedute di posa conosce un collezionista che gli mostra un cammeo antico con la testa di Flora che Pistrucci riconosce essere un suo lavoro. 

Ne nasce una violenta polemica e Pistrucci esegue un’altra Flora, prima in cera e poi in breccia di corniola, per mostrare le sue capacità e la paternità dell’opera.

Pistrucci, l'italiano che rese unica la sterlina d'oro

Benedetto Pistrucci nel 1853


Primi contatti di Benedetto pistrucci con la Royal Mint

Nel 1816 Joseph Banks presenta Pistrucci a William Wellesley Pole, Master of the Mint, al quale l’artista propone il modello del San Giorgio e il Drago, che esegue su un cammeo in diaspro, per il rovescio della nuova monetazione in oro. 

Il lavoro viene giudicato valido e per tutto il tempo di esecuzione della moneta Pistrucci ricopre alla Royal Mint la carica di assistente esterno. L’anno successivo William Wellesley Pole offre al Pistrucci il posto di Chief Engraver ma per le opposizioni dei moneyers alla nomina di uno straniero gli vengono assegnate le funzioni d’incisore capo senza il titolo. 

Incide i conii della nuova sovrana d’oro con il ritratto di Giorgio IV e al rovescio il San Giorgio e il Drago all’interno della giarrettiera. L’anno successivo Pistrucci si reca a Parigi per visitare la Zecca francese e per visionare alcuni nuovi macchinari e alla fine dell’anno lo raggiunge la famiglia a Londra. Esegue i modelli per la medaglia commemorativa dell’acquisto dei marmi del Partenone e dell’esposizione al British Museum.

Nel 1819 riceve l’incarico ufficiale, con un contratto di natura privata, per la medaglia commemorativa della vittoria di Waterloo, dopo che i modelli di John Flaxman erano stati rifiutati dal principe reggente. La medaglia ha una lunga elaborazione e i conii li terminerà solo nel 1849.

In questi anni esegue molte medaglie ufficiali fra cui la medaglia per la East India Company e poi la medaglia per l’incoronazione della regina Vittoria, quest’ultima accompagnata da aspre polemiche fra i sostenitori del Pistrucci e i detrattori che parteggiano per William Wyon.

La nomina come Chief Medallist

Nel 1825 giunge a Londra l’incisore tedesco C. F. Voigt che rimane circa un anno a lavorare con il Pistrucci. Nel 1828 Pistrucci viene nominato Chief Medallist per porre fine alle polemiche sul suo incarico alla Zecca.

Nel 1832 esegue un busto in marmo per il duca di Wellington ed espone alla Royal Academy un modello per una statua di Giorgio IV. L’anno seguente è nominato socio accademico onorario della Reale Accademia di Belle arti di Copenhagen.

Nel 1839 partecipa al concorso per il monumento ad Horatio Nelson con un progetto molto criticato e nello stesso anno ritorna per un breve periodo a Roma dove esegue i primi bozzetti in cera per la medaglia del matrimonio della regina Vittoria che espone l’anno successivo a Londra alla Royal Academy insieme ai modelli per la medaglia del duca di Wellington e per la statua del conte Andrea Pozzo di Borgo.

Continua a dedicarsi, come ha sempre fatto in questi anni, all’incisione di cammei e nel 1842 è nominato membro dell’Athenaeum Club di Londra. Nel 1851 è a capo di un giurì per l’esposizione Universale di Londra.

Nel 1854 è nominato socio d’onore dell’Accademia Pontificia di Belle Arti di Bologna. L’anno seguente esegue i modelli per una medaglia in occasione della visita in Inghilterra di Napoleone III e dell’imperatrice Eugenia. La medaglia non fu seguita dal momento che il 16 settembre del 1855 Benedetto Pistrucci muore a Londra e viene sepolto nel cimitero della Christchurch di Virginia Water.

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