
L'INVESTIMENTO IN ORO PER LE AZIENDE, UNO STRUMENTO FINANZIARIO INTERESSANTE MA POCO CONOSCIUTO DAGLI IMPRENDITORI.
Quando si parla di oro per le aziende, si intende esclusivamente oro puro fisico da investimento, della massima purezza, 999,9%, 24Kt. L’oro in lingotti o in monete da investimento, per intenderci. Lo proponiamo ad aziende e PMI come strumento finanziario adatto ad affrontare diversi aspetti della gestione del Bilancio aziendale:
Proteggere il cash aziendale
da svalutazioni come quelle che stiamo vivendo con un’inflazione che a gennaio 2023 è stata del 10%. Sappiamo bene che il cash aziendale è l’ossigeno stesso dell’impresa, ma anche il cash dell’imprenditore va tenuto in considerazione. Tenere troppo contante in banca oltre ad essere rischioso, (ne sono fallite 17 in Italia negli ultimi 10 anni), porta ad una costante aggressione da parte dell’inflazione, costi bancari e tassazioni. Convertire una parte del proprio denaro in oro, non solo è il miglior antidoto a questo ma offre un ottimo rendimento nel medio lungo periodo.
Creare un asset aziendale
che nel tempo generi entrate passive senza necessità di interventi. Ogni imprenditore che si rispetti fa il possibile per crearsi degli asset e garantirsi entrate automatiche. L’eccessiva volatilità che le borse hanno dimostrato in questi anni ha elevato di molto il margine di rischio. Fondi d’investimento, polizze, BOT CCT, hanno avuto rendimenti molto bassi se non addirittura nulli, e il “mattone” che rendeva bene un tempo, oggi è diventato soltanto costi da affrontare. Ecco che l’ORO, in questo frangente, si presenta come asset sicuro. È un asset mobile, quindi lo porto dove voglio. Non è tassabile di anno in anno come patrimonio. È subito monetizzabile al bisogno, senza necessità di atti notarili.
Accantonare il TFR dei dipendenti
garantendone il potere di acquisto. Per le aziende sotto i 50 dipendenti, se il dipendente decide di lasciare il TFR in azienda, può diventare un problema costoso e impegnativo da gestire senza rischi. Convertire queste somme in oro creando un fondo di accantonamento, garantisce la protezione dalla svalutazione dovuta all’inflazione. Garantendo anche un minimo di rendimento sul lungo periodo.
Proviamo a fare due conti: un tasso di inflazione medio dell’8% dopo 7 anni ha di fatto dimezzato il potere di acquisto delle somme accantonate! Va considerato che l’oro, di fatto, è una vera e propria valuta, rapidamente convertibile e monetizzabile.- Un accantonamento in oro da parte dell’azienda è un ottimo strumento per accrescere la fiducia delle banche. Sappiamo bene quanto oggi sia praticamente inevitabile lavorare senza l’apporto del credito bancario. Quando necessitiamo di un finanziamento per nuovi progetti, l’oro può diventare un ottimo strumento di garanzia, sempre apprezzato dagli istituti bancari. Non dimentichiamo che banche centrali di tutto il mondo hanno acquistato nell’ultimo anno più del 50% dell’oro fisico degli ultimi 5 anni.
Tutto questo riguarda solo alcuni aspetti relativi ai vantaggi che l’oro può offrire, ma l’oro fisico può offrire molto altro.
Noi di Sterlinaoro.it proponiamo diverse soluzioni interessanti e convenienti, ai migliori prezzi di mercato.
Quando l’azienda investe in oro fisico: Le voci di Bilancio.
Quanto detto sopra evidenzia le reali opportunità che il metallo prezioso può offrire, ma cosa succede quando un’azienda investe in oro fisico? Come viene imputato un investimento in oro fisico sul bilancio aziendale?
Come abbiamo già detto, molte aziende provvedono ad effettuare accantonamenti con strumenti finanziari diversi. Titoli di Stato, Azioni, Fondi di investimento, Assicurazioni, sono i più diffusi al fine di garantirsi la sicurezza di poter far fronte a spese impreviste o al pagamento del TFR dei dipendenti o dei propri manager.
Una pratica sempre più necessaria, in tempi difficili come quelli che stiamo attraversando. Lo scopo è quello di evitare di trovarsi in difficoltà nel reperire la cifra necessaria al momento del termine di un rapporto di lavoro. Oppure per far fronte ad un’improvvisa emergenza come la rottura di un costoso macchinario.
Ed è proprio in questo frangente che l’oro da investimento si rivela un’ottima opportunità, una forma di investimento molto interessante e concreto.
Una modalità vantaggiosa per “diversificare il patrimonio aziendale” che va presa in considerazione con assoluta sicurezza e serenità. Questa tipologia di investimento, rientra negli investimenti finanziari indicati dalla direttiva “OIC 20” dell’Istituto Nazionale per i principi contabili. Va correttamente imputata sul bilancio aziendale alla voce “Altri valori” della sezione “Immobilizzazioni finanziarie” o delle “Attività finanziarie diverse dalle immobilizzazioni”. A seconda che la scelta sia per un investimento a lungo o a breve termine, ed è tecnicamente detta “investimento destinato”.
L'investimento in oro per un'azienda assume la funzione di "investimento destinato"
Il concetto di “Investimento destinato”, è fondamentale e importante sottolinearlo, è puramente “concettuale”. È una scelta strategica del momento che fa l’imprenditore, non è assolutamente una destinazione che genera un vincolo. Cosa intendiamo con questa precisazione? Va detto che un imprenditore, in quanto tale, di fronte ad un’opportunità da cogliere deve sentirsi libero di disinvestire eventuali capitali per destinarli immediatamente ad altre attività e opportunità per lo sviluppo della propria azienda. Se lo ritiene, successivamente può nuovamente rinvestire. Al contrario di molti fondi di investimento, anche nati specificatamente per le aziende, che però pretendono dei vincoli di periodo, un accantonamento in oro garantisce totalmente questa opportunità.
Pertanto, ribadiamo che non è mai previsto da alcuna norma un obbligo di accantonamento per nessuna azienda. È comunque un modo per garantire liquidità all’azienda, oltre la concreta opportunità di una prospettiva di redditività.
L’oro fisico da investimento, infatti, meglio di qualunque altro asset di investimento, può garantire nel medio e lungo termine una concreta rivalutazione, riconosciuta e accertabile storicamente nel tempo, dalla serie storica dei dati degli ultimi 40 anni.
Va precisato inoltre che, all’interno del Bilancio Aziendale, l’oro da investimento entra come asset, ossia in generale “patrimonializza la società o l’impresa”. A secondo del periodo in cui l’azienda intende detenere questo bene, se tendenzialmente l’investimento è realizzato con una prospettiva di medio-lungo termine, l’investimento sarà collocato in Bilancio come una “immobilizzazione finanziaria”.
Altresì, un imprenditore attento e consapevole, visto il trend crescente del valore effettivo dell’oro, può anche cogliere un’immediata opportunità comprando e vendendo rapidamente durante le fasi di oscillazione nel breve periodo, realizzando migliori rendimenti. In questo caso l’investimento verrà lasciato in Bilancio fra le attività “finanziarie diverse dalle immobilizzazioni”.
Un piano di accumulo come riserva di valore nel tempo
Che tu stia accantonando per il TFR dei tuoi collaboratori e dipendenti o che stia cercando di creare un sistema di welfare aziendale in grado di assicurare dei bonus significativi per chi è cuore e ossa della tua azienda, hai una possibilità complementare ai classici piani di accumulo: il piano di accumulo in oro fisico.
Perché dovresti investire parte degli accantonamenti in oro? Semplice:
L’oro fisico è disponibile sempre in qualunque momento è può essere convertito rapidamente: non sei obbligato a tenere fermo il capitale come avviene per altri piani di accumulo proposti dai diversi fondi di investimento.
Non sei obbligato a fornire motivazioni limitanti per richiedere la monetizzazione del capitale (prima casa, spese particolari per i figli, etc.) e soprattutto puoi farlo per tutto il capitale investito o per parte di esso.
L’oro fisico è sempre disponibile, entro pochi giorni dalla richiesta, sia in forma di lingotto che sotto forma di oro monetato.
L’investimento in oro fisico si rivaluta nel medio – lungo periodo e, come dimostrano i dati storici, garantisce sempre il potere di acquisto del capitale, oltre ad una discreta plusvalenza.
Hai la certezza di essere proprietario di un bene fisico “de correlato” da una qualsiasi controparte e non di un contratto finanziario.
Contattaci per saperne di più al n. 0240031810. oppure utilizza il modulo di richiesta Un nostro consulente ti guiderà alla scelta più opportuna per la tua azienda e i tuoi collaboratori.

