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Uso medico dell'oro

L’uso medico dell’oro. Il corpo umano non assorbe l’oro in quantità rilevanti, per cui i suoi composti non sono normalmente considerati molto tossici. Sono stati tuttavia riscontrati danni al fegato e ai reni di malati di artrite curati con farmaci a base di oro (sali d’oro).

L’oro in odontoiatria

Uso medico dell'oro

L’oro è ampiamente usato in odontoiatria e in odontotecnica per la realizzazione di: ponti, corone, cappe radicolari, scheletrati per protesi amovo-rimovibili. Per ricostruzioni parziali della parte occlusale del dente (intarsi OMD; Inlay ed Onlay). Era considerato uno dei materiali per otturazione più sicuri.

L’intarsio in oro veniva confezionato in laboratorio e successivamente posizionato, dall’odontoiatra, nella cavità del dente. Nello specifico, per otturazioni molto estese grazie alla sua malleabilità, duttilità ed elasticità; garantiva una lunga durata rispetto all’amalgama, utilizzata solo per otturazioni poco estese.

Negli ultimi decenni l’oro e l’amalgama sono stati sostituiti da compositi fotopolimerizzanti sia per un fattore estetico, sia per resistenza all’abrasione (paragonabile a quella del dente naturale). L’oro nel cavo orale può assumere delle colorazioni grigio-scuro per la presenza di altre leghe metalliche, stellite, leghe nichel-cromo, leghe al palladio, amalgama. Tale fenomeno viene definito “bimetallismo”; generato per elettrolisi. Nel merito non si riscontrano intollerabilità, riconducibili all’oro, da parte del paziente. Per quanto detto non si ravvede la necessità di usare particolarei precauzioni per l’utilizzo di oro in ododntoiatria.

L’uso medico dell’oro come agente terapeutico

L’utilizzo di oro come agente terapeutico (“crisoterapia”) per la cura dell’artrite reumatoide può causare dei segni e sintomi specifici, chiamati crisiasi. Tra gli effetti di rilievo derivati dall’assunzione di composti farmaceutici a base d’oro sono da annoverare i segni dermatologici. Tali segni sono caratterizzati da un colorito grigio-bluastro della cute, più accentuato nelle zone esposte al sole e nell’area periorbitaria. Alcune volte l’oro può accumularsi selettivamente nelle unghie, dando un colore giallo alle stesse.

Le aree cutanee delle persone che hanno assunto oro, esposte a Q-switched laser manifestano un colorito grigio-bluastro.

L’oro, come altri metalli (es. rame nella Malattia di Wilson), può andare in accumulo in strutture oculari, visibili con una lampada a fessura.

Interessante notare che, dopo somministrazione per via iniettiva di oro radioattivo, questo tende ad accumularsi nella zona pettorale.

Tutte le informazioni presenti in queste pagine sono tratte da Wikipedia.