Oro in rialzo di quasi il 3% la scorsa settimana, con un guadagno di più di 40 dollari ed un prezzo intorno ai 1.380. Livello che non si vedeva dallo scorso settembre. Le tensioni tra Russia e l’Occidente sono rimaste elevate per il referendum di ieri in Crimea per l’annessione alla Russia della regione ucraina. Il risultato è stato un plebiscito e non farà altro che accentuare lo scontro.
La posizione dell’UE sul referendum in Crimea
L’UE ha già definito il referendum “illegale”, dopo aver annunciato sanzioni economiche e diplomatiche per la Russia.
Prosegue quindi il Rally dell’oro spinto da questa nuova crisi in politica internazionale rendendo incerte le previsioni al ribasso fatte la scorsa settimana dagli analisti.
Oltre che della situazione politica, l’oro si è avvantaggiato di una situazione economica non propriamente brillante. La fiducia dei consumatori statunitensi è in calo a 79,9 punti rispetto ai previsti 82 punti.
Mercoledì è prevista la riunione della Fed, in cui la banca centrale pubblicherà le sue previsioni economiche e il presidente Janet Yellen terrà una conferenza stampa. Gli economisti si attendono un rallentamento nel ritmo di riduzione degli stimoli.
Altrove sul Comex, l’argento per maggio è salito del 2,28% settimanale, attestandosi a 21,41 dollari.
Il rame per maggio, invece, è sceso del 4,28% settimanale, toccando quota 2,950 dollari.
Ancora cattive notizie per il metallo industriale che ha toccato i livelli del 2010. Prevalentemente a causa della salute dell’economia cinese che ha sofferto il primo default interno dovuto al mancato pagamento di titoli di debito per la crisi di una società operante nel settore dei pannelli solari.
(Informazioni d’Oro – 17 marzo 2014)
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