Le quotazioni dell’oro sono in rialzo e in grado di cambiare le previsioni sul prezzo dell’oro, dopo aver trascorso gran parte della settimana in una fase tendenzialmente stabile che possiamo definire di attesa.
Gli operatori hanno rallentato gli acquisti di oro questa settimana perché i commenti e i dati dalla Cina suggerivano che il coronavirus aveva raggiunto il picco. Dopotutto, i dati ufficiali erano quelli ed erano ottimistici, ma da giovedì i fatti sono cambiati.
La nuova valutazione dei dati ha dimostrato che la situazione è peggiore di quella che si aspettava e il picco dell’epidemia probabilmente sarà a fine febbraio. Questo ha causato una ripresa dei timori e una conseguente ripresa degli acquisti di oro.
Alle 15.00 di venerdì 14 febbraio l’oro viene scambiato a 1.582 $/oncia, in rialzo di $ 7,00 in sole 24 ore.
I nuovi dati sul Coronavirus sostengono il prezzo dell’oro.
L’oro ha avuto un deciso impulso dopo che la provincia cinese di Hubei, epicentro del focolaio epidemico, ha riportato un brusco salto nel numero di nuovi casi e di decessi. Innescando forti acquisti dello Yen giapponese come rifugio sicuro.
Quanto accaduto ha sostenuto l’oro, dal momento che emergono dubbi sul fatto che la diffusione del virus abbia effettivamente raggiunto il picco, indicando che il suo impatto sull’economia cinese potrebbe andare verso un ulteriore peggioramento. Peggioramento che potrebbe estendersi ai suoi maggiori partner commerciali, rendendo vulnerabili le loro economie.
Diminuisce il trend di rischio
I mercati azionari globali sono in ribasso e gli investitori riducono le posizioni in attività rischiose, mentre trasferiscono denaro sugli asset rifugio. Questa situazione dei mercati pesa negativamente sui rendimenti dei buoni del Tesoro USA, rendendo l’oro un investimento molto più interessante.
Powell conferma i tassi: “adeguati”
Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha concluso la sua testimonianza semestrale davanti al comitato bancario del Senato mercoledì. Come riportato da Sole24Ore: Oltre al mini allarme lanciato sul Corona virus, Jerome Powell , ha sottolineato che “alcune incertezze riguardanti il commercio sono diminuite e alcuni segnali indicano che la crescita globale si sta stabilizzando” ma rimangono alcuni rischi sull’outlook, fra cui anche il coronavirus cinese. Secondo il banchiere è molto probabile che il coronavirus cinese “avrà qualche effetto sull’economia americana” ma è ancora troppo presto per valutare il suo impatto. Powell ha anche affermato che la Fed utilizzerà la guida diretta e gli acquisti di asset per combattere una eventuale recessione economica, ma suggerisce anche che la banca centrale sta esaurendo le proprie opzioni.
Previsioni sul prezzo dell’oro
Gli operatori in oro dovrebbero prendere nota dei commenti di Powell sull’impatto del coronavirus sulla crescita degli Stati Uniti. Durante la prossima settimana, le valutazioni sulla gravità di tale impatto o sulla sua durata, potrebbero avere un’influenza rialzista sui prezzi dell’oro.
Inoltre, sembra ormai evidente che la Cina non sarà in grado di adempiere ai suoi obblighi in materia di accordi commerciali di fase uno, e anche questo potrebbe danneggiare l’economia e il sentimento degli investitori.
Come avevamo indicato nel nostro articolo della scorsa settimana, si è verificata l’ipotesi che ha visto questo venerdì il prezzo dell’oro attestato sulla soglia di resistenza dei 1.583 $/oncia. Confermando una possibile nuova fase rialzista durante la prossima settimana, che potrebbe vedere i prezzi dell’oro superare la nuova soglia di resistenza di 1.587 $/oncia per attestarsi su quotazioni prossime ai 1.590 $/oncia.
Di contro se invece dovesse dirigersi in basso fino alla soglia di supporto di 1.577 $/oncia allora si avrebbe una breve fase ribassista che potrebbe portare le quotazioni fino 1.560 $/oncia nell’arco della settimana.
(PXL OÜ – 14 febbraio 2020)
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