Chiaramente l’oro è in aumento nei momenti di incertezza, di difficoltà economica e di sfiducia verso governi e strutture governative.
Quanto ha reso l’oro durante le trascorse crisi finanziarie? in che misura conviene averlo come asset in un portafoglio investimenti? Quali le prospettive dopo il Fallimento della Silicon Valley Bank?
Come abbiamo evidenziato nei nostri precedenti articoli, il prezzo spot dell’oro spesso si muove in controtendenza rispetto al mercato azionario. Anche in questi giorni, in presenza di un mercato azionario ribassista l’oro è in aumento, svolgendo la sua funzione di stabilizzazione del portafoglio. Come abbiamo già anticipato nel nostro focus mensile sullo stato del merca to dell’oro, la soglia minima critica dei 1800 dollari/oncia non è stata superata.
Abbiamo più volte posto l’accento sul fatto che l’oro è da sempre considerato un ottimo asset d’investimento grazie alla sua peculiarità di preservare il valore nel tempo sul medio e lungo periodo. Inoltre, le sue caratteristiche di “Bene reale” e di vera e propria “valuta”, di indistruttibilità, portabilità e frazionabilità lo rendono un Asset unico nel suo genere.
Oltre a questo, come abbiamo spesso evidenziato, nei periodi di maggior incertezza e volatilità di mercato innescati da crisi economiche improvvise, il lingotto d’oro diventa il bene rifugio più apprezzato dagli investitori. Quando, come accade oggi, le azioni scendono e l’inflazione sale erodendo il valore dei depositi bancari, l’oro è in aumento e diventa l’alternativa imprescindibile per salvaguardare il proprio capitale.
Il prezzo dell’oro è in aumento quando le borse perdono
Perché succede questo? Semplicemente perché al contrario della carta moneta che può essere stampata praticamente all’infinito, l’oro è una “Valuta” la cui offerta è limitata dalle sue stesse caratteristiche. L’offerta di oro è limitata e non può essere aumentata artificialmente e questo contribuisce a far sì che il suo prezzo vada spesso in direzione opposta rispetto a quello del mercato azionario.
Se andiamo ad analizzare le situazioni di forti crisi finanziarie degli ultimi 50 anni, è evidente come L’indice delle borse mondiali (MSCI – Morgan Stanley Capital Index) e il prezzo dell’oro si siano mossi in senso opposto in ciascuna delle singole situazioni.
Possiamo osservare che durante la crisi del 1973/1974 il MSCI ha perso il 34%, mentre il lingotto d’oro ha guadagnato il 62%.
Durante la crisi del 1979 il primo ha perso il 6% mentre il lingotto ha segnato un rialzo del 28%.
Durante la pesantissima crisi finanziaria del 2008 l’MSCI ha registrato una perdita di quasi il 50% mentre il lingotto d’oro ha guadagnato il 41%.
Infine, tre anni fa, in seguito alla crisi innescata dallo scoppio della pandemia di COVID-19, le borse hanno visto una perdita del 23% e, al contrario, l’oro un rialzo del 41%.
Arriviamo, ai giorni nostri, alla crisi economia di questi ultimi mesi, che vede in Europa, l’oro riportare un guadagno che va oltre il 7% in euro, mentre l’MSCI una perdita complessiva del 13%.
Quanto salirà il prezzo dell’oro?
Vediamo adesso il perché è molto probabile che si vada incontro ad un ulteriore aumento del prezzo dell’oro.
Negli ultimi anni le banche centrali hanno continuato ad acquistare ingenti quantitativi di lingotti d’oro. Il congelamento delle riserve valutarie russe ha dimostrato che mantenere riserve d’oro nel proprio Paese possa tornare utile qualora si debba affrontare il pagamento di debiti importanti. Il World Gold Council ha recentemente comunicato che le riserve auree detenute dalla Banche centrali sono a livelli record e i principali acquirenti risultano proprio quei Paesi che vogliono essere meno dipendenti dal trend del Dollaro statunitense, come Turchia, Egitto, Iraq, India o Argentina.
Non dobbiamo dimenticare, inoltre, gli effetti dell’inflazione, più questa cresce e più i depositi bancari perdono il loro valore. Va considerato anche che in un contesto di forte inflazione, i costi di estrazione dell’oro subiscono sempre un’impennata. Questo favorisce un aumento dei prezzi del lingotto d’oro. Come abbiamo sempre ripetuto in diversi nostri articoli negli ultimi anni, a nostro parere, un’allocazione in oro fra il 5 e il 10% in un portafoglio puramente azionario, può contribuire sensibilmente a mitigarne le perdite.
La corsa all’oro. Cosa dobbiamo aspettarci adesso che l’oro è in aumento?
In questo momento critico per l’economia mondiale si è creata una vera e propria corsa all’oro e ai metalli rari. Questo ha generato un trend in aumento del prezzo dell’oro. Ma quanto salirà il prezzo dell’oro?
L’attuale crescita dell’oro
Analizziamo la situazione in Europa, mercato che interessa i nostri investitori. Balzo in avanti dell‘oro che dai 55.30 €/g di giovedì scorso è salito verticalmente sino ad attestarsi questa mattina a 57,64 guadagnando il +4% in meno di una settimana.
Opportuno rilevare, che oltre a quanto detto sopra, sulle comunicazioni del World Gold Council in merito gli acquisti di oro effettuati nel 2022 dalle banche centrali (673 tonnellate), in questi tempi di tensioni geopolitiche ovest-est, gioca un ruolo strategico la Cina, che è il principale paese minerario aurifero, davanti ad Australia, Russia ed Usa.
Dalla metà del 2022 Pechino sta smobilizzando asset in obbligazioni occidentali (USA ed EU) per riposizionarsi sull’oro, cioè su un asset neutrale (riducendo di molto gli effetti delle sanzioni economiche dell’occidente).
Il ruolo fondamentale dell’oro in una fase di crisi
Appare chiaro quindi quale sia il ruolo importantissimo che l’oro sta giocando in questa fase di forte crisi sia economica che geopolitica.
Come sostenuto anche da importanti analisti come quelli dell’americana Goldman Sachs, l’oro potrebbe raggiungere nel 2023 anche i 2.500 dollari/oncia. Questo anche perché la fine degli aumenti aggressivi dei tassi di interesse da parte della FED potrebbe generare una contrazione del costo/opportunità ed essere da volano per la l’aumento della domanda di Oro.
Non siamo così sicuri delle previsioni molto ottimistiche di Goldman Sachs, tuttavia è evidente da tutto quanto analizzato sopra che una crescita del prezzo dell’oro nel 2023 sarà comunque molto probabile, soprattutto nella valuta europea.