La crescita del lusso sembra non essere intaccata dalla crisi che regna sovrana e dai consumi in forte calo. La crisi sembra non riguardare i beni d’élite.
La crescita del mercato dei beni di lusso ha fatto registrare un significativo +11% nel 2013 grazie all’aumento del potere d’acquisto delle popolazioni appartenenti ai paesi emergenti, in particolare quelli asiatici. Sono proprio loro ad incrementare il livello del fatturato generale, rafforzando alcuni trend di consumo che erano rimasti sconosciuti sino a pochi anni fa.
Una tendenza quella dei beni d’élite che non sembra passeggera.
La tendenza non sembra essere passeggera, tant’è che nel 2014 sono previsti ulteriori incrementi agli utili riguardanti i prodotti ed i servizi di consumo secondario.
A contribuire all’innalzamento di questa fascia sono soprattutto i consumatori cinesi, la cui situazione finanziaria è in costante ascesa nonostante i numerosi timori sul fronte macroeconomico. Sono proprio loro a determinare il fattore più importante della crescita del lusso, con una quota del 25% sul totale delle vendite globali di beni di alta gamma acquistati sia in patria e all’estero.
Una vera e propria boccata d’ossigeno anche e soprattutto per i Paesi selezionati come meta turistica, visto che circa l’80% degli acquisti sono stati effettuati fuori dai confini nazionali. I dazi applicati in patria hanno difatti spostato l’ago della bilancia verso i paesi esteri, con i cinesi che reputano più conveniente acquistare prodotti di pregio in città come Macao, Parigi o New York, dove per esempio una borsa da donna arriva a costare anche il 40% in meno rispetto ai listini applicati a Pechino.
Per quanto riguarda il fronte statunitense, è in città come New York e Miami che i cinesi concentrano i loro investimenti sul mercato immobiliare di alto profilo, come appartamenti extralusso e ville. Il commercio, ad ogni modo, è fiorente anche nei confini nazionali.
In crescita le vendite di gioielli sul mercato cinese
In Cina risultano emblematiche sia le vendite al dettaglio di gioielli che le entrate per il gioco d’azzardo al settore Vip di Macao. Proprio quello dei preziosi è il settore che sta trainando l’intera economia di Pechino e contribuisce in maniera sostanziale alla crescita del lusso, con un’impennata nel terzo trimestre del 2013 stimata addirittura tra il 18 ed il 30%. Un dato incredibile, che conferma le nuove dinamiche di consumo di una nazione che negli ultimi anni ha scoperto il benessere e sta allargando le nuove abitudini ad una fascia sempre più ampia di popolazione.
la crescita dei beni di lusso influenza il mercato dell’oro
E’ chiaro che anche queto contesto ha influenzato il rialzo dell’oro nelle prime settimane del 2014. La crescita del lusso si sta estendendo a macchia d’olio e vede al centro dei suoi progetti città come Bangkok o Manila, con numerosi investimenti che prevedono l’innesto di veri e propri di centri commerciali del lusso entro i prossimi tre anni. Anche l’Indonesia, del resto, mostra confortanti segnali di crescita, con le dimensioni del mercato del lusso che si sono espanse fino a raggiungere il volume di 1 miliardo di dollari l’anno.
Dati che, ad ogni modo, appaiono come briciole di fronte alle prospettive che riguardano l’imminente futuro, con la crescita del settore luxury che potrebbe raggiungere una quota di circa 8 miliardi di dollari entro il 2015, facendo diventare l’Indonesia come il Paese di riferimento per quanto concerne il mercato dei beni secondari.
(Informazioni d’Oro – 18 gennaio 2014)
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