La Bce e 20 banche centrali europee rinnovano l’accordo di coordinamento sulle vendite di oro. Il nuovo accordo, cosiddetto “Central Bank Gold Agreement” (CBGA), ha eliminando però il tetto massimo annuo.
A differenza di quanto avvenuto nel 2009, con la nuova intesa non viene dunque indicata la soglia massima annuale di vendita consentita per il metallo giallo.
Le banche firmatarie
A firmare l’intesa sono state le banche centrali dei 18 Paesi dell’euro (tra cui Bankitalia). Unitamente a quella di Svizzera e Svezia, siglando un accordo che entrerà in vigore il 27 settembre, con obbligo di revisione ogni 5 anni.
Il tetto massimo, precedentemente fissato nel totale di 400 tonnellate di oro, non viene stabilito. Si lascia così spazio ad un impegno da parte delle banche di concordare tra loro le vendite sul mercato schivando ogni tipo di turbolenza. Gli istituti dichiarono inoltre di non avere al momento l’intenzione di vendere significative quantità di metallo.
Il mercato aurifero si prepara dunque per il quarto accordo internazionale sulle transazioni. Il primo vide la luce nel 1999 e da allora è stato sempre rinnovato.
Le banche centrali che aderiscono al Central Bank Gold Agreement possiedono oggi 11.945 tonnellate di oro. Un quantitativo che vale il 37% delle riserve aurifere mondiali e quasi il 7% di tutto il metallo estratto.
(Articolo di Greta Milici su Informazioni d’Oro – 22 maggio 2014)
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